Il Conto termico 3.0 propone nuovi incentivi per aumentare l’efficienza energetica di immobili, sia pubblici che privati.
Con la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale n. 224 del 26/9/2025 del decreto del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, si apre lo scenario sul Conto termico 3.0, rinnovato rispetto alla precedente versione del 2016.
Il Conto termico 3.0
Il Conto termico 3.0 prevede l’”incentivazione di interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili”.
Si tratta di incentivi a fondo perduto, tramite rimborso parziale delle spese, e non di detrazioni fiscali (come i bonus edilizi).
L’incentivazione può arrivare a coprire fino al 65% delle spese.
Le sole eccezioni per la copertura fino al 100% sono previste per edifici di comuni con popolazione fino 15.000 abitanti e da essi utilizzati e per edifici pubblici adibiti a uso scolastico, edifici di strutture ospedaliere e di altre strutture sanitarie pubbliche, comprese quelle residenziali, di assistenza, di cura o di ricovero.
Rispetto al passato, il Conto termico 3.0 contiene soprattutto un’estensione dei beneficiari e un aggiornamento dei massimali di spesa.
La dotazione finanziaria è di 900 milioni di euro annui (500 per i privati, 400 per la pubblica amministrazione).
La gestione degli incentivi e delle attività connesse è a cura del GSE (Gestore dei Servizi Energetici S.p.A.).
I soggetti beneficiari e gli interventi attuabili
I soggetti beneficiari sono:
- le pubbliche amministrazioni;
- assimilati alle pubbliche amministrazioni, sono stati aggiunti gli enti di terzo settore che non svolgono attività di carattere economico;
- i soggetti privati;
- le configurazioni di comunità energetiche e di autoconsumo collettivo (nel senso che, per accedere agli incentivi, le amministrazioni pubbliche o i soggetti privati se ne potranno avvalere, laddove ne siano membri).
I soggetti potranno usufruire dell’incentivo in base agli interventi previsti, suddivisi in due macro-tipologie:
- Interventi di piccole dimensioni per l’incremento dell’efficienza energetica negli edifici. A questa macro-tipologia potranno accedere le amministrazioni pubbliche, gli enti di terzo settore e i soggetti privati (per questi ultimi, solo per edifici afferenti all’ambito terziario).
- Interventi di piccole dimensioni per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili. I soggetti sono gli stessi della precedente, ma con l’aggiunta, per i soggetti privati, degli immobili residenziali (esclusi quelli in categoria catastale A/8, A/9 e A/10).
Cosa possono fare i privati con il Conto termico 3.0
Nel decreto sopra citato sono elencati in dettaglio i beneficiari, gli interventi, le spese ammissibili e le specifiche tecniche da considerare.
Per i soggetti privati che desiderano efficientare la propria casa, sottolineo che questo è possibile puntando alla produzione di energia termica, seguendo la ratio che guida la disposizione normativa.
Pertanto, per la propria abitazione si potrà accedere all’incentivo fino al 65% per sostituire gli impianti di climatizzazione invernale esistenti scegliendo tra pompe di calore, sistemi ibridi, impianti solari termici o teleriscaldamento.
Nella macro-tipologia n. 1 si parla invece di soggetti privati che possono efficientare immobili in ambito terziario, vale a dire, per esempio, uffici, negozi, laboratori, alberghi, teatri, case di cura, fabbricati produttivi.
Per questo tipo di immobili possono essere attivati interventi di isolamento termico, trasformazione di edifici ad “energia quasi zero”, sistemi di building automation, installazione di elementi per la ricarica dei veicoli elettrici, oltre che impianti solari fotovoltaici, purché congiuntamente venga sostituito l’impianto di climatizzazione invernale esistente con un impianto dotato di pompe di calore elettriche.
I privati possono quindi riqualificare energeticamente le proprie abitazioni o i propri immobili afferenti al vasto ambito del terziario. Come detto sopra, c’è anche la possibilità di accedere al beneficio in virtù dell’appartenenza ad una comunità energetica o a un gruppo di autoconsumo.
La tempistica del Conto termico 3.0
Il Conto termico 3.0 entrerà in vigore il prossimo 25 dicembre, ed entro sessanta giorni da quella data saranno emanate le regole applicative, approvate dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, su proposta del GSE. Tali regole verteranno in particolare su tempistiche, spese ammissibili e procedure.
In prospettiva
La scansione temporale dell’operatività del Conto termico 3.0 ci porta agli inizi del 2026.
Si tratta di un’opportunità, distinta dai classici bonus edilizi, rinnovata negli interventi e nei beneficiari, con cui si può riqualificare energeticamente (soprattutto dal punto di vista termico) un immobile, pubblico o privato.
Attualmente, salvo modifiche che potrebbero essere apportate con la prossima Legge di Bilancio, i bonus edilizi hanno questa configurazione.
Comparando Conto termico e detrazioni fiscali, puoi valutare meglio costi e benefici di una riqualificazione energetica del tuo immobile per dargli maggior valore, per spendere meno in bolletta e anche per migliorare la produzione e condivisione di energia pulita con altri cittadini.
L’impatto sul mercato immobiliare, le comunità, le misure a sostegno: tutto quello che riguarda l’efficienza energetica degli immobili lo puoi trovare qui nel mio blog, nella categoria dedicata.
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