Con il Nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni il Governo vuole semplificare e sbloccare la realizzazione di opere e lavori.
La riforma degli appalti è stata approvata in Consiglio dei Ministri il 15 aprile scorso ed entrerà in vigore non appena sarà pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
L’obiettivo di questo nuovo Codice è di semplificare e rendere più agevole la realizzazione di opere in Italia, elevando la trasparenza per avere meno corruzione, dando per questo all’Anac (l’Autorità Nazionale Anticorruzione) un ruolo centrale.
Il decreto legislativo approvato dal Governo è in attuazione di diverse direttive europee (2014/23/UE, 2014/24/UE e 2014/25/UE) inerenti l’aggiudicazione dei contratti di concessione, appalti pubblici e procedure d’appalto degli enti erogatori nei settori speciali di acqua, energia, trasporti e servizi postali, e per il riordino della disciplina riguardante i contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture.
Questa norma non comporta maggiori oneri per la finanza pubblica e prevede una disciplina transitoria per il passaggio dal vecchio al nuovo codice.
La semplificazione consta anzitutto nel numero di articoli, dagli oltre 2.000 del passato agli attuali 217, inoltre non prevede regolamenti di attuazione, ma linee di indirizzo da approvare con decreto da parte del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, su proposta dell’Anac, previo parere delle commissioni parlamentari competenti. Il coordinamento e monitoraggio sarà a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri, presso cui è istituita la Cabina di regìa.
Il nuovo sistema poggerà sulla qualità progettuale, articolata in tre livelli:
- progetto di fattibilità tecnica ed economica;
- progetto definitivo;
- progetto esecutivo (su cui sarà posta la base di gara).
I progetti dovranno soddisfare i bisogni della collettività, la qualità tecnica e architettonica, un limitato consumo del suolo, il rispetto dei vincoli idrogeologici e l’efficienza energetica. I subappalti saranno possibili entro la soglia massima del 30% dell’importo complessivo del contratto.
Per la scelta del contraente, il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa (basata sul miglior rapporto qualità/prezzo) diventa in generale il criterio preferenziale di aggiudicazione ed è obbligatorio per servizi sociali e ristorazione ospedaliera, assistenziale e scolastica.
Per le stazioni appaltanti, si va verso un’ottica di spending review, vale a dire un percorso che le porti ad essere:
- sempre più qualificate;
- meno numerose.
Per quanto concerne le imprese, il Codice prevede che l’Anac elabori delle linee guida sulla qualificazione, definendo requisiti sulla loro reputazione, per accertarne affidabilità e capacità. Rimane comunque attivo il sistema delle SOA (Società Organismi di Attestazione) per le gare sopra i 150mila euro. La qualificazione sarà integrata da un rating, elaborato sempre dall’Anac, un vero e proprio sistema di valutazione che conterrà la storia del rapporto della singola impresa con la Pubblica Amministrazione.
Per il sostegno alla legalità, viene potenziato il ruolo dell’Anac, che avrà il compito di vigilare quanto quello di promuovere le buone pratiche, facilitando lo scambio informativo tra le stazioni appaltanti. I componenti delle commissioni giudicatrici saranno scelti, tramite sorteggio, su albi detenuti proprio dall’Anac.
Per le concessioni di lavori, servizi e forniture, come richiesto dall’Europa, è prevista una disciplina unitaria ed è stato chiarito che si tratterà di contratti di durata. Il rischio operativo sarà in capo al concessionario, in caso di mancato ritorno economico dell’investimento effettuato. Le forme di garanzia saranno due:
- di buon adempimento, senza svincolo e fino al completamento dell’opera;
- di risoluzione, a copertura del costo del nuovo affidamento.
Per favorire la concorrenza, sarà adottato il Documento di gara unico europeo.
Le procedure di gara saranno gestite digitalmente, per avere minori oneri e per dare maggior trasparenza.
Il Codice istituisce, per la prima volta, il Partenariato pubblico privato (PPP), per formalizzare le sinergie in ordine alla realizzazione di opere, per acquisire maggiori risorse e soluzioni innovative. In questo ambito rientrano:
- gli interventi di sussidiarietà orizzontale, cioè la partecipazione della società civile alla gestione di aree, beni o immobili pubblici per finalità di interesse generale;
- il baratto amministrativo, per la realizzazione di opere con finalità sociale e culturale da parte di gruppi di cittadini, senza oneri per l’ente, ma riconoscendo agevolazioni tributarie ai privati in base all’opera svolta.
La norma prevede il superamento della Legge Obiettivo, per cui i poteri decisionali passano di fatto al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, che avrà specifiche risorse per le opere di interesse nazionale.
Per le opere pubbliche che potrebbero avere un impatto sociale e ambientale sarà obbligatorio ricorrere al dibattito pubblico, i cui criteri e termini saranno decretati di volta in volta dalla Presidenza del Consiglio, sentiti i Ministeri e le commissioni parlamentari competenti.
Per il ruolo del general contractor (il soggetto a cui viene affidata l’opera, di cui ne è responsabile) è previsto che non potrà avere il ruolo di direttore dei lavori. La stazione appaltante, per farne ricorso, dovrà motivare la scelta, in base ad economicità, sicurezza e qualità dell’opera. Viene inoltre creato un albo nazionale in cui dovranno essere iscritti obbligatoriamente i soggetti che potranno ricoprire l’incarico di direttore dei lavori o di collaudatori, al fine di evitare conflitti di interesse.
Per i contenziosi amministrativi, sono previste misure per rendere più efficaci e celeri i ricorsi al TAR e per l’ampliamento di rimedi alternativi alla tutela giurisdizionale (accordo bonario, arbitrato e transazione). L’Anac potrà esprimere pareri, vincolanti, pre-contenzioso su questioni poste in merito alla procedura di gara.
Aggiornamento del 20 aprile 2016
Il Nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 91 del 19/4/2016 ed è quindi in vigore.
____________________________________________________
Lascia un commento