Prosegue il percorso del piano promosso dall’Agenzia del Demanio per la valorizzazione dei fari italiani.
Con il progetto Valore Paese Fari lo Stato intende dare in concessione nove fari, affinchè possano essere sottratti al degrado e diventare strutture turistico-culturali, punti informativi o ristorativi e contribuire quindi alla valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, attivando l’economia locale, grazie anche all’intervento dei privati.
I promotori progettuali, oltre all’Agenzia del Demanio, sono Invitalia e ANCI – Fondazione Patrimonio Comune. La partnership è molto ampia e comprende, tra gli altri, i Ministeri dei Beni Culturali, dello Sviluppo Economico e della Difesa, il CONI – Federazione Italiana Vela e diverse associazioni imprenditoriali.
Il Progetto Fari propone in una prima tranche 11 beni di proprietà statale, di cui due proposti dal Ministero della Difesa (tramite Difesa Servizi S.p.A.), dislocati in diverse località marittime italiane.
Gli undici fari presi in considerazione sono i seguenti:
- Punta del Fenaio e Capel Rosso all’Isola del Giglio (GR), proposti dal Ministero della Difesa;
- San Domino alle Isole Tremiti (FG);
- Punta Imperatore nell’Isola d’Ischia (NA);
- Capo d’Orso a Maiori (SA);
- Punta Cavazzi a Ustica (PA);
- Capo Grosso nell’isola di Levanzo a Favignana (TP);
- Brucoli ad Augusta (SR);
- Murro di Porco a Siracusa (SR);
- Capo Rizzuto ad Isola di Capo Rizzuto (KR), proposto dal Ministero della Difesa;
- Formiche nell’Isolotto di Formica Grande (GR), proposto dal Ministero della Difesa.
A partire da oggi e fino al 10 agosto prossimo è attiva sul sito dell’Agenzia del Demanio una consultazione pubblica – rivolta a persone fisiche, società o enti – allo scopo di informare e raccogliere idee e proposte. La consultazione contribuirà a creare la base per la fase successiva della pubblicazione dei bandi, per la concessione dei fari fino a 50 anni in base alle migliori proposte imprenditoriali.
Questo percorso di recupero e valorizzazione dei fari rientra nel più ampio progetto Valore Paese con cui lo Stato, tramite l’Agenzia del Demanio, vuole raggiungere l’obiettivo di accrescere il valore sia economico che sociale dei beni e dei territori in cui sono inseriti, contribuendo così ad aumentare la competitività dell’intero sistema-Paese.
Aggiornamento del 5 settembre 2015
Sì è chiusa la consultazione pubblica con cui l’Agenzia del Demanio ha raccolto idee e proposte sugli undici fari dello Stato che saranno valorizzati. Sono pervenute 1.140 mail, di cui poco più della metà esprimevano manifestazioni di interesse, mentre le altre erano relative a richieste di informazioni e proposte. La quasi totalità degli invianti ha dato preferenza ad un metodo di valorizzazione basato sulla lighthouse accomodation, vale a dire un’accoglienza turistica, ricettiva, ristorativa o promozionale, salvaguardando la struttura ed il contesto, in un’ottica green. Inoltre, visto il grande interesse riscontrato dal progetto, l’Agenzia del Demanio ha organizzato delle visite a sette degli undici fari – in Campania, Sicilia e Puglia – in collaborazione con WWF e Touring Club Italiano, a partire dal 7 settembre, per tutto il mese. Si può partecipare accreditandosi sul sito dell’Agenzia del Demanio, nella pagina dedicata all’iniziativa. Nelle prossime settimane l’Agenzia del Demanio redigerà i bandi, tenendo conto delle indicazioni emerse sulle procedure di concessione, sui costi e gli investimenti, sulla durata e sul canone delle concessioni.
Aggiornamento del 12 ottobre 2015
Sono stati pubblicati in Gazzetta Ufficiale (5ª Serie Speciale – Contratti Pubblici n. 120 del 12/10/2015) i bandi di gara per la concessione, da 6 a 50 anni, di undici fari dello Stato (7 gestiti dall’Agenzia del Demanio e 4 dal Ministero della Difesa). I bandi sono consultabili sui siti del Demanio e della Difesa per tre mesi, cioè fino alla scadenza del 12 gennaio 2016. E’ inoltre possibile, nell’ambito della gara, fare sopralluoghi entro il 16 dicembre prossimo.
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