La Giunta Raggi ha deliberato a fine agosto la partecipazione al bando sulle periferie, proponendo interventi nel segno dell’innovazione sociale.
Il bando per le periferie è stato aperto fino al 30 agosto scorso e ne avevo parlato nel mio post dedicato.
Sono due i filoni progettuali proposti da Roma Capitale: quello che fa capo al Dipartimento Politiche delle Periferie, Sviluppo Locale, Formazione e Lavoro e quello del Dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica. Il primo riguarda i progetti presentati direttamente da Roma Capitale, mentre l’altro rientra nella proposta della Città Metropolitana di Roma (che è compresa nel piano per il territorio dell’ex Provincia).
Ti offro una sintesi di entrambe le progettualità, deliberate dalla Giunta Capitolina il 24 agosto scorso.
Le proposte di Roma Capitale per il bando periferie rispondono a due macrotipologie di intervento, azioni di sistema per l’innovazione sociale e progetti d’area di sperimentazione rafforzata, con le quali la Giunta Raggi intende concentrarsi su opzioni strategiche, in modo da costituire anche un modello su cui costruire nuove iniziative con future opportunità finanziarie. Le azioni di sistema sono mirate a coinvolgere la società civile nella progettazione e gestione di luoghi e spazi pubblici, mentre i progetti d’area vogliono rispondere a specifici bisogni di alcuni quartieri pilota.
Nell’ambito delle azioni di sistema, sono stati inseriti i seguenti interventi:
- sostegno a iniziative imprenditoriali, già individuate tramite uno specifico bando comunale, e che la Giunta vuole sostenere tramite il bando periferie;
- gestione sperimentale di 10 aree verdi, attualmente in stato di abbandono, per garantire la necessaria sicurezza e ampliare la loro fruizione con installazioni di street art e attrezzature ludiche. Le aree sono nei Municipi IV, V, VI, VII, XIII, XIV e XV;
- promozione della mobilità dolce nelle scuole primarie, con cui sperimentare e rendere replicabili azioni per favorire la mobilità alternativa per l’accesso dei bambini nelle scuole;
- innovazione per superare l’emergenza abitativa: si vuole realizzare la densificazione degli immobili ERP, attuando il PASS – Progetto per Abitazioni Sociali e Sostenibili;
- recupero dell’ex GIL ad Ostia: proposto dal Commissario Prefettizio del Municipio X, si vuole recuperare l’edificio in Corso Duca di Genova, realizzando una nuova sede in cui concentrare i servizi per la giustizia e la sicurezza, con risparmio di risorse finora destinate a fitto passivo;
- servizi avanzati per la cultura nelle periferie, decentrando alcune funzioni d’eccellenza della Fondazione del Teatro dell’Opera di Roma;
- Ecomuseo Casilino Ad Duas Lauros, per costruire una identità positiva per chi vive in periferia, garantendo una maggior attrattività del territorio.
I progetti d’area riguardano due ambiti prioritari:
- Ambito Corviale, nel quale la Giunta vuole riqualificare l’arredo urbano e il verde pubblico, recuperare un edificio scolastico con l’inserimento di un teatro e di spazi culturali. Con questo intervento si vogliono completare programmi incompiuti, quali il Programma di Recupero Urbano ed il Contratto di Quartiere;
- Ambito San Basilio, in cui, oltre alla riqualificazione di arredo e verde urbano, si interverrà su infrastrutture per la mobilità e la sosta, al fine di riconnettere il quartiere al tessuto urbano. Anche qui, l’ottica sarà quella del completamento del Programma di Recupero Urbano avviato nel 2005.
Gli interventi proposti da Roma Capitale prevedono un programma di investimenti per un finanziamento massimo pari a quasi 51 milioni di euro, che, sommati ai costi coperti da investimenti privati, superano di poco i 57 milioni e mezzo di euro. La tempistica di realizzazione viene stimata dalla Giunta in 36 mesi.
In base ai medesimi principi, Roma Capitale ha inserito altre tre sperimentazioni d’area nella progettazione complessiva della Città Metropolitana di Roma (l’ex Provincia di Roma) per il medesimo bando periferie. Si tratta di azioni mirate a:
- rifunzionalizzazione di aree pubbliche per servizi,
- mobilità sostenibile,
- accrescimento della sicurezza e della resilienza urbana,
- rifunzionalizzazione di strutture edili
Le zone interessate sono quelle di:
- Massimina,
- Forte Trionfale,
- Forte Boccea.
Questi interventi saranno attuati senza ulteriore consumo di suolo.
La proposta progettuale della Città Metropolitana di Roma, oltre quanto descritto nel precedente paragrafo, riguarda il territorio dei Comuni di Pomezia, Fiumicino, Anguillara Sabazia, Monterotondo, Fonte Nuova, Tivoli e Guidonia Montecelio. L’ammontare complessivo del finanziamento richiesto dalla Città Metropolitana corrisponde al limite previsto dal bando, pari a 40 milioni di euro.
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