L’Assemblea Capitolina il 24 giugno scorso ha approvato il nuovo schema di convenzione urbanistica.
Il Comune di Roma ha rivisto lo schema che prevede la contrattualizzazione tra la pubblica amministrazione capitolina e le imprese per quanto riguarda la realizzazione di case e quartieri.
La questione più rilevante è quella relativa ai servizi: nella procedura per fasi, finché non verranno ultimate tutte le urbanizzazioni, il 20% finale delle cubature sarà mantenuto dall’amministrazione. Questo per fare in modo che nessuna casa possa più essere abitata senza che ci siano strade, fognature e verde pubblico.
Altre novità di rilievo sono le seguenti:
- per avere maggiori garanzie, il presidente della commissione di collaudo delle opere pubbliche dovrà essere scelto in un elenco predisposto dall’amministrazione;
- è stato previsto che i ribassi d’asta conseguiti negli appalti di opere pubbliche dovranno essere versati all’amministrazione e non trattenuti dai privati;
- sono state potenziate le garanzie finanziarie a vantaggio dell’amministrazione, con contestuale agevolazione dello sblocco ad opera completata;
- si potrà realizzare edilizia convenzionata scomputando parte degli oneri senza dover offrire premi di cubatura, in modo da orientare una parte delle previsioni edificatorie verso chi ha difficoltà ad accedere al mercato libero.
Per l’Assessore alla Trasformazione Urbana di Roma Capitale, Giovanni Caudo, con questo nuovo schema di convenzione urbanistica è stata completata la revisione di tutti i regolamenti di settore e ciò permetterà al Comune di svolgere appieno il ruolo di regia nei rapporti tra pubblico e privato.
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