Il Consiglio della Banca Centrale Europea ieri ha deciso di proseguire la stretta sui tassi, con un nuovo aumento di 50 punti base.
La Presidente della Banca Centrale Europea, Christine Lagarde, ha annunciato ieri il prosieguo della stretta sui tassi di interesse, che significa un nuovo rialzo pari a +0,5%.
La motivazione rimane quella base, ormai adottata da diversi mesi: l’inflazione troppo alta, per troppo tempo, per cui occorre lavorare sui tassi, per arrivare all’obiettivo del 2% a medio termine.
Dato che le previsioni della BCE parlano di un’inflazione al 2,1% solo nel 2025, questo percorso di rialzo del costo del denaro ha avuto nuovamente luogo nella riunione del Consiglio direttivo di ieri.
Le conseguenze, pertanto, sono le seguenti: i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale saranno innalzati rispettivamente al 3,50%, al 3,75% e al 3,00%, con effetto dal 22 marzo 2023.
Oltre alla solita massima attenzione sul fenomeno inflattivo, la BCE si è espressa anche sulle tensioni in atto sui mercati (v. le vicende legate a Silicon Valley Bank e Credit Suisse). Difatti, nel comunicato, si legge che “il settore bancario dell’area dell’euro è dotato di buona capacità di tenuta, con solide posizioni di capitale e liquidità. In ogni caso, la BCE dispone di tutti gli strumenti necessari per fornire liquidità a sostegno del sistema finanziario dell’area dell’euro, qualora ve ne sia l’esigenza, e per preservare l’ordinata trasmissione della politica monetaria”.
E’ confermata la linea della BCE relativa al prendere le decisioni man mano, sulla base dei dati che, di volta in volta, offrono quadri di attualità e di previsione sull’inflazione.
Allo stesso tempo, credo sia interessante conoscere le prossime mosse della Banca Centrale Europea, considerando anche le tensioni dei mercati finanziari di questi giorni, oltre al rischio recessivo che aleggia di pari passo.
Quello che è già concreto da tempo è il risultato della stretta sui tassi di interesse sui mutui accesi per l’acquisto delle abitazioni, per cui vale sempre il mio invito a riflettere ed agire al meglio e con attenzione per ogni decisione in tal senso.
Visto l’impatto sui mutui, l’andamento delle politiche monetarie europee continuerà ad essere oggetto della mia attenzione. L’evoluzione del mercato immobiliare puoi trovarla costantemente aggiornata sul mio blog, nella categoria dedicata.
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