Il decreto di fine 2023 sui bonus edilizi riguarda anche quello anti-barriere architettoniche, sostanzialmente ridimensionato.
Nel decreto-legge n. 212, entrato in vigore il 30 dicembre scorso, sono contenute diverse modifiche sui bonus edilizi.
Tra queste, ce ne sono alcune riguardanti il bonus per l’eliminazione delle barriere architettoniche, che è stato di fatto ridimensionato.
Questo bonus, fino al 2025, permette la detrazione del 75% per eliminare le barriere architettoniche.
Nel DL 212 questa agevolazione è stata riportata ad una dimensione di essenzialità.
A scanso di equivoci ed interpretazioni, adesso la norma prevede che gli interventi di abbattimento delle barriere architettoniche riguardino “esclusivamente scale, rampe, ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici”.
Sono stati quindi eliminati tutti i riferimenti agli interventi di automazione degli impianti e sugli infissi.
E’ stata inserita una specificazione in merito al rispetto delle regole, per cui servirà un’asseverazione dell’intervento, in base al DM 236/1989, redatta da un tecnico abilitato. Inoltre, le spese andranno pagate con il cosiddetto bonifico parlante.
Per il bonus anti-barriere, dal 1° gennaio 2024, non sarà più possibile l’opzione dello sconto in fattura o della cessione del credito, salvo le seguenti eccezioni:
- interventi su parti comuni di condomìni prevalentemente residenziali;
- persone fisiche, in abitazione principale, con un reddito non superiore a 15.000 euro; se nel nucleo familiare del contribuente è presente una persona con disabilità – ai sensi della Legge 104/1992 – non si tiene conto del requisito reddituale.
Il bonus anti-barriere è stato ridimensionato, ma il decreto specifica che le novità non riguarderanno determinati interventi per i quali, in data antecedente al decreto:
- sia stata presentata la richiesta di titolo abilitativo, se necessario;
- in caso di titolo abilitativo non necessario, i lavori siano già iniziati, oppure, in caso di lavori non iniziati, sia stato stipulato un accordo vincolante tra le parti e versato un acconto sul prezzo.
Di pari passo al DL 212, avveniva l’approvazione della Legge di Bilancio 2024, contenente diverse misure sul settore immobiliare, che ho descritto nel post dedicato.
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