Il report dell’Agenzia delle Entrate sulle compravendite nel secondo trimestre 2023 evidenzia il calo in tutti i settori.
Venerdì scorso l’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati relativi alle compravendite nel secondo trimestre 2023.
Secondo trimestre 2023: il mercato residenziale
Nel secondo trimestre 2023 sono state compravendute 184mila abitazioni, per un calo tendenziale pari al -16%, corrispondente ad una diminuzione di 35mila transazioni rispetto allo stesso periodo del 2022.
La flessione è stata ancora maggiore nei comuni capoluogo, con -17,2%, mentre i comuni minori hanno toccato -15,4%.
Tutte le macroaree geografiche del Paese hanno registrato cali in sintonia con la media nazionale, ad eccezione delle Isole dove il decremento si è fermato al -8%.
Le variazioni tendenziali negative nelle grandi città vedono Bologna e Roma con i numeri più alti, rispettivamente -22,8% e -21,5%, seguite da Milano con -17,1%. A Napoli e Palermo la contrazione si è fermata a -5,3% e -4,9%.
Le case compravendute nel periodo considerato hanno una dimensione media pari a circa 106 m². La riduzione delle compravendite cresce in base all’ampiezza delle abitazioni, con i tagli piccoli che hanno toccato il -10,1%, mentre i tagli compresi tra 115 e 145 m² hanno registrato un -18,7%.
E’ in diminuzione, rispetto al precedente trimestre e all’omologo periodo del 2022, la quota di abitazioni acquistate con l’agevolazione prima casa, scesa al 64%.
Il confronto con il primo trimestre 2023 vede una flessione anche per gli acquisti finanziati da mutui: 40,8% rispetto a 41,8%.
Anche per cantine, soffitte, box e posti auto nel secondo trimestre 2023 si registrano variazioni tendenziali in negativo a due cifre.
Il report dell’Agenzia delle Entrate contiene anche dati sulle locazioni. Si registra un calo tendenziale delle abitazioni date in locazione (207.882 in totale, per un -1,3%), mentre i canoni risultano più cari (+3,3%).
Il mercato non residenziale
Anche nel non residenziale si registra una diminuzione delle compravendite che, in questo ambito, nasce già dalla seconda parte del 2022.
Le unità non residenziali compravendute nel secondo trimestre 2023 ammontano a poco più di 60mila, per una flessione tendenziale del 5,2%.
Il settore terziario-commerciale subisce una contrazione ancora maggiore della media di settore, con -5,9%. Le aree che hanno resistito di più sono quelle del Sud e delle Isole, queste ultime addirittura con un +1,7%.
Il segmento depositi e autorimesse è l’unico del terziario-commerciale ad essere in territorio negativo, -11,6%, ma da solo contribuisce al -5,9% complessivo.
Uffici, negozi e altre tipologie sono in ambito positivo a livello nazionale, mentre in città come Milano e Roma si evidenziano cali importanti rispettivamente per gli uffici (-22%) e per i negozi (-3,8%). Le due metropoli segnano forti decrementi anche per i depositi commerciali: Roma poco sopra il -21% e Milano con -8%.
Il settore produttivo vede una contrazione a livello nazionale pari a -3,7%, dovuta soprattutto ai cali nelle aree del Nord.
Il settore produttivo agricolo (immobili in categoria catastale D/10) vede un abbassamento vicino al 2%, dovuto alle performance negative del Centro e delle Isole, mentre Nord e Sud sono in crescita.
Per quanto riguarda gli immobili in categoria F, si registra una flessione del 4,4%.
I terreni
Le compravendite dei terreni viaggiano in coerenza con gli altri ambiti: la variazione tendenziale è pari a -10,0%.
Nelle macroaree Nord Est e Isole il dato col segno meno aumenta, rispettivamente a -18,2% e -16,8%, mentre il Sud resiste, con un -0,6%, per 10mila ettari transati. Il Centro rimane molto vicino alla media nazionale, con -9,2%.
Il segmento dei terreni agricoli (che conta il 90% delle compravendite) ha registrato un -9,8%, gli edificabili segnano una diminuzione vicina ai nove punti percentuali.
I terreni né agricoli né edificabili pure stanno in negativo con -7,6%, ma questo dato spicca in maniera notevole, se confrontato con il +92,8% del trimestre precedente.
Gli scambi per i terreni edificabili sono in controtendenza nelle regioni centrali, con un dato sopra il +10%.
Gli acquisti effettuati da persone non fisiche presentano superfici compravendute significativamente superiori a quelle di atti relativi ad acquisti da parte di persone fisiche, soprattutto al Centro e nelle Isole. La superficie media per compravendita è al di sotto dell’ettaro.
C’è invece una consistente prevalenza di acquisti, in termini di superficie, da parte delle persone fisiche, soprattutto al Sud.
In prospettiva
Il calo delle compravendite in tutti gli ambiti del mercato immobiliare si è quindi evidenziato anche nel periodo considerato, aprile-giugno 2023, in continuità con i precedenti due trimestri.
Tra le criticità del periodo, va annotata sicuramente quella relativa all’aumento dei tassi di interesse per i mutui, conseguente alla politica anti-inflazione della BCE.
A breve, racconterò anche l’evoluzione dei prezzi delle abitazioni, dato che è vicina la nuova rilevazione dell’Istat.
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