Il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato una legge per consentire lo sblocco dei crediti incagliati nell’ambito del superbonus.
Il 27 settembre scorso il Consiglio Regionale del Lazio ha approvato una legge per favorire la circolazione dei crediti incagliati nel settore degli interventi di riqualificazione edile.
Da tempo la cessione dei crediti d’imposta nell’ambito del superbonus è diventata un problema a livello nazionale, e difatti il Governo nel febbraio scorso aveva operato una stretta su questo meccanismo.
La stretta operata a livello centrale intendeva limitare gli effetti sul debito pubblico e la possibile attuazione di frodi fiscali (per quanto il superbonus, tra le varie detrazioni in ambito edilizio, non è mai stato il più gettonato dai truffatori).
Col passar del tempo, la difficile circolazione ha prodotto un’ingente mole di crediti incagliati che, solo per il Lazio, è stata stimata “in una forbice tra i 4 e i 6 miliardi di euro”, come si afferma nella Relazione allegata alla legge regionale approvata.
Il Consiglio Regionale del Lazio vuole quindi offrire una soluzione a questo mercato, per prevenire il più possibile il disagio per le imprese e le famiglie coinvolte nella mancata circolazione di questi crediti fiscali.
La soluzione a livello regionale ha avuto, come apripista, la Basilicata, il cui provvedimento, approvato la scorsa estate, non è stato impugnato dal Governo, dando quindi un sostanziale via libera a questo tipo di percorso.
Il Lazio, sulla stessa linea, ha approvato il provvedimento che prevede il coinvolgimento degli enti pubblici economici regionali nell’avere “un ruolo attivo nella circolazione dei crediti fiscali derivanti dalle spese sostenute per gli interventi di cui all’articolo 119 del d.l. n. 34/2020, come specificati dall’articolo 121, comma 2, lettere da a) a f-bis) del d.l. n. 34/2020, su edifici/unità immobiliari ubicati nel territorio della Regione effettuati da imprese aventi sede legale e operativa sul territorio regionale”.
Al fine di garantire la circolazione dei crediti incagliati, il loro acquisto dovrà essere vidimato dagli istituti di credito riguardo a:
- la genuinità del credito;
- le imprese edili e gli immobili oggetto degli interventi devono avere sede nel territorio laziale.
Gli istituti di credito garantiranno, tramite apposita clausola contrattuale, il buon fine del credito e forniranno garanzia verso qualsiasi evento che dovesse determinare la non sussistenza o l’inutilizzabilità di esso.
Inoltre, sarà istituita una piattaforma elettronica, per facilitare l’incontro tra domanda e offerta.
La legge approvata dal Consiglio della Regione Lazio entrerà in vigore il giorno successivo alla pubblicazione sul Bollettino ufficiale, dopo di che la Giunta, entro 15 giorni, emetterà una delibera con le modalità di attuazione.
Trattandosi di un provvedimento importante per il territorio laziale, sarà mia cura, come sempre, seguire e raccontare qui sul blog l’evoluzione di questo sistema per lo sblocco dei crediti incagliati.
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