La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato ieri il piano REPowerEU, dedicato al mercato energetico.
REPowerEU vuol essere la risposta alle due urgenze rilevate dalla Commissione europea: risolvere la questione della dipendenza dai combustibili fossili russi, in seguito all’invasione russa dell’Ucraina, e affrontare la crisi climatica.
Per questo, il piano REPowerEU ha l’ambizione di rafforzare e velocizzare i processi che portino al conseguimento di obiettivi importanti in merito al risparmio energetico, alla diversificazione dell’approvvigionamento energetico e all’accelerazione sulle energie rinnovabili.
Sul risparmio energetico nel piano si propone di innalzare dal 9% al 13% l’obiettivo di efficienza energetica dell’UE per il 2030.
Le misure e gli obiettivi del piano REPowerEU maggiormente inerenti all’ambito immobiliare, partendo dall’aumento dal 40% al 45% dell’obiettivo principale del 2030 per le energie rinnovabili, sono i seguenti:
- raddoppio, entro il 2025, della capacità del solare fotovoltaico, con l’installazione di 600 GW entro il 2030;
- introduzione dell’obbligo di installazione del solare fotovoltaico per gli edifici pubblici e commerciali entro il 2025 e per i nuovi edifici residenziali entro il 2029;
- raddoppio della diffusione delle pompe di calore, e integrazione dell’energia geotermica e solare nei sistemi di teleriscaldamento e comunali modernizzati;
- lavoro dedicato alla semplificazione e abbreviazione dei percorsi di autorizzazione per i grandi impianti rinnovabili.
Il REPowerEU contiene, inoltre, misure per gli acquisti congiunti a livello europeo di gas, GNL e idrogeno, oltreché aiuti dedicati all’Ucraina e investimenti nel settore della difesa.
Complessivamente, questo nuovo piano della Commissione europea prevede circa 300 miliardi di euro di investimenti, suddivisi così: 72 miliardi in sovvenzioni e 225 in prestiti.
Sono previste modifiche ai Piani di Ripresa e Resilienza dei singoli Stati, in modo da integrare queste nuove misure.
Con il REPowerEU la Commissione europea vuole accelerare, porsi obiettivi più alti e tener conto del conflitto in Ucraina, rimanendo comunque in linea con quanto essa stessa aveva intrapreso con la Renovation Wave e con la più recente proposta sull’efficienza degli immobili.
Sul solco già tracciato da quelle disposizioni e volendo avviare concretamente l’emancipazione dai combustibili fossili russi, sono stati posti target più ambiziosi di quelli indicati in precedenza. Sarà quindi decisiva, come e più di prima, l’integrazione di queste linee con quanto disposto all’interno dei singoli paesi dell’UE, per rendere concreti gli obiettivi.
Come già scritto in altri post qui sul mio blog, in Italia abbiamo tanto da fare, essendo il nostro patrimonio immobiliare mediamente vetusto e, quindi, molto bisognoso di un profondo rinnovamento sul piano energetico.
Spero, anche ai fini di un miglioramento del mercato e delle relative transazioni, che REPowerEU costituisca uno stimolo concreto anche qui da noi in Italia, una grande occasione da cogliere, al pari del PNRR che, non a caso, potrà e dovrà integrarsi con queste rinnovate linee di azione.
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