L’Agenzia delle Entrate ha ribadito i punti base del bonus del 50% ottenibile per le spese sostenute per le porte blindate.
Nel rispondere al quesito di un contribuente, l’Agenzia delle Entrate, su FiscoOggi, ha fatto il punto sul bonus edilizio del 50% usufruibile anche per il montaggio di porte blindate.
La detrazione del 50%, il bonus ristrutturazioni, spetta per le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio.
Tra gli ambiti rientranti in questa agevolazione, c’è anche quello denominato “Interventi relativi all’adozione di misure finalizzate a prevenire il rischio del compimento di atti illeciti da parte di terzi”.
Per atti illeciti si intendono quelli penalmente illeciti (ad esempio furto, aggressione, sequestro di persona).
La detrazione si applica solo alle spese sostenute per realizzare gli interventi sugli immobili. Pertanto, il contratto stipulato con un istituto di vigilanza non gode dell’agevolazione.
Tra gli interventi detraibili, oltre a porte blindate o rinforzate, rientrano, ad esempio, quelli per cancellate o recinzioni murarie, grate sulle finestre, serrature e catenacci, rilevatori di effrazione, tapparelle metalliche con bloccaggi, casseforti a muro, fotocamere o cineprese collegate con centri di vigilanza privati.
Il bonus del 50% può essere richiesto dal proprietario o detentore dell’immobile, i pagamenti devono essere effettuati con bonifico parlante e va conservata tutta la documentazione.
La detrazione viene spalmata in 10 rate annuali. Attualmente è del 50% e, seguendo le regole del bonus ristrutturazioni, lo sarà fino al 31 dicembre 2024, mentre dal 2025 dovrebbe tornare al 36%, salvo proroghe.
Le stesse scadenze sono relative al tetto di spesa, che ora è pari a 96.000 euro e dovrà tornare a 48.000 euro.
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