Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) del Governo contiene diverse misure sull’efficienza energetica degli edifici.
Il PNRR
Nei giorni scorsi il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha presentato alle Camere il PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che per l’Italia costituisce la partecipazione al programma Next Generation EU (NGEU) e il cui percorso era stato avviato dal precedente Governo Conte.
Il Parlamento, in seguito alla presentazione del premier Draghi, ha approvato il documento che andrà trasmesso all’Unione Europea entro domani, per l’avvio dell’iter di ottenimento dei relativi fondi.
(Ti segnalo che, per la descrizione del PNRR a seguire, mi sono basato sul “Testo aggiornato trasmesso al Senato lunedì 26 aprile 2021 alle ore 13.57”).
Il PNRR ha tre obiettivi chiave:
- Riparare i danni economici e sociali della crisi pandemica;
- Contribuire ad affrontare le debolezze strutturali dell’economia italiana;
- Transizione ecologica.
La struttura del PNRR si articola in sei missioni:
- Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura;
- Rivoluzione verde e transizione ecologica;
- Infrastrutture per una mobilità sostenibile;
- Istruzione e ricerca;
- Inclusione e coesione;
- Salute.
Ogni missione si suddivide poi in specifiche componenti, sedici in totale, ognuna delle quali dispone di risorse dedicate.
Complessivamente il PNRR, tra fondi NGEU (191,5 mld. euro) e Fondo complementare dello Stato (30,6 mld.), ammonterà a 222,1 miliardi di euro e, con il contributo di un altro fondo europeo, il React EU, il totale complessivo arriverà a 235 mld.
Il Fondo complementare è finanziato con lo scostamento pluriennale di bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri il 15 aprile scorso.
Efficienza degli edifici
La missione Rivoluzione verde e transizione ecologica avrà finanziamenti diretti del PNRR pari a 59,3 mld., integrati da 1,31 mld. del React EU e da 9,32 del Fondo complementare, per un ammontare complessivo di quasi 70 mld. di euro.
In questa missione sono contenute, tra l’altro, le misure relative all’efficienza energetica degli edifici e alle comunità energetiche.
La componente “M2C3 – EFFICIENZA ENERGETICA E RIQUALIFICAZIONE DEGLI EDIFICI” è finanziata dal PNRR per 15,22 mld. di euro, che arrivano a 22,26 mld. con React EU (0,32 mld.) e con il Fondo complementare (6,72 mld.).
Sono previste tre misure: l’efficientamento energetico degli edifici pubblici, l’efficientamento energetico e sismico dell’edilizia residenziale privata e pubblica, e sistemi di teleriscaldamento.
La prima misura fa specifico riferimento all’efficientamento degli edifici scolastici e di quelli giudiziari, e per i primi si parla anche di progressiva sostituzione del patrimonio edilizio.
La seconda misura si riferisce al superbonus del 110%, al quale sono attribuiti 13,81 mld. di euro del PNRR.
Questa misura non fornisce ulteriore proroga alla detrazione fiscale del 110%. Su questo aspetto, c’è l’impegno dichiarato dal Governo, in sede di presentazione del PNRR, a metter mano sia alla durata che alla semplificazione con provvedimenti su base nazionale. Laddove ci saranno novità concrete in tal senso, sarà mia cura, come sempre, pubblicare i relativi aggiornamenti qui sul mio blog.
La terza misura è per finanziare progetti relativi alla costruzione di nuove reti o all’estensione di reti di teleriscaldamento esistenti, con una dotazione del PNRR pari a 0,2 mld.
Sull’efficienza degli edifici ci sono altre misure nel PNRR, dedicate al settore culturale/ricreativo e a quello del turismo.
Le comunità energetiche
Nella componente “M2C2 – ENERGIA RINNOVABILE, IDROGENO, RETE E MOBILITA’ SOSTENIBILE” si trova una misura dedicata alla promozione delle rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo, con finanziamento del PNRR pari a 2,2 mld. di euro.
La misura “individua Pubbliche Amministrazioni, famiglie e microimprese in Comuni con meno di 5.000 abitanti, sostenendo così l’economia dei piccoli Comuni, spesso a rischio di spopolamento, e rafforzando la coesione sociale”.
L’obiettivo è l’installazione di circa 2.000 MW di nuova capacità di generazione elettrica, con l’apporto congiunto delle comunità e dell’autoconsumo, per una produzione di circa 2.500 GWh annui, che porterebbe ad una riduzione della CO2 di 1,5 milioni di tonnellate/anno.
Se vuoi approfondire la conoscenza di comunità energetiche e autoconsumo, puoi consultare la mia pagina dedicata.
In prospettiva
Il PNRR, come detto sopra, sarà a breve trasmesso alla UE e quindi comincerà il vaglio delle Istituzioni europee, per l’approdo dei fondi all’utilizzo nel nostro Paese.
Come indicate nel documento, serviranno riforme, leggi e norme che dovranno accompagnare, tramite specifiche procedure, la realizzazione delle misure previste.
Spero che, negli ambiti sopra descritti come in tutti gli altri, venga colta l’occasione, tra l’altro, di abbattere con decisione il mostro burocratico che da noi imperversa quasi in ogni attività infrastrutturale.
Sulle specifiche misure cui ho dedicato spazio, avrò ovviamente cura di raccontarne qui gli sviluppi concreti, nell’ambito del PNRR e della legislazione a livello nazionale e locale.
Aggiornamento del 7 maggio 2021
Il Governo ha pubblicato sul proprio sito il testo del PNRR trasmesso alla Commissione Europea.
Aggiornamento del 4 agosto 2021
E’ stata annunciata ieri dal Governo la pubblicazione del portale dedicato al PNRR, in cui sono illustrati i contenuti ed il percorso di attuazione.
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