Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto Aiuti-quater, comincia a prendere forma il superbonus rivisitato dal nuovo Governo.
Il decreto legge Aiuti-quater, annunciato dal Governo nell’ultimo Consiglio dei Ministri, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale venerdì scorso.
In esso sono contenute “Misure urgenti di sostegno nel settore energetico e di finanza pubblica”, tra cui una significativa rimodulazione del superbonus.
Dal 110% al 90%
Il superbonus rimane al 110% solo per le spese sostenute entro l’anno in corso.
Nel 2023 per i condomìni e per gli edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari la percentuale di detrazione scenderà dal 110% al 90%.
Solo chi avrà presentato la CILAS per l’avvio dei lavori o i condomìni che avranno deliberato l’approvazione dell’esecuzione dei lavori potranno rientrare ancora nella detrazione massima, purché queste azioni siano state compiute entro il 25 novembre prossimo. Identica opportunità e scadenza per mantenere il 110% per gli interventi di demolizione e ricostruzione, avendo presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo.
Il décalage degli anni successivi rimane inalterato, per cui nel 2024 il superbonus passerà al 70% e nel 2025 al 65%.
Le unifamiliari
Per le unifamiliari è stata disposta una ulteriore proroga, nel senso che ci si potrà avvalere del 110% per le spese sostenute fino a marzo 2023 se, al 30 settembre 2022, siano stati effettuati lavori per almeno il 30% dell’intervento complessivo.
Dal 1° gennaio al 31 dicembre 2023 le unifamiliari potranno essere riqualificate con la detrazione al 90%, a queste tre condizioni:
- devono essere adibite a prima casa;
- il reddito di riferimento (nell’anno precedente a quello del sostenimento della spesa) non deve superare i 15.000 euro, utilizzando il quoziente familiare, vale a dire il calcolo che tiene conto dei redditi del contribuente e delle persone presenti nel nucleo familiare (puoi consultare la Tabella allegata al decreto cliccando qui). Su FiscoOggi (la rivista online dell’Agenzia delle Entrate) viene riportato il seguente esempio: “Un nucleo familiare composto da padre, madre e tre figli a carico accede all’agevolazione se nel 2022 il reddito complessivo di tutti i componenti non supera 60mila euro, in quanto, in questa ipotesi, il valore per il quale occorre dividere il “reddito familiare” è pari a 4 (1 per il contribuente + 1 per il coniuge + 2 per i tre figli a carico), ottenendo come risultato proprio la soglia massima di 15mila euro”;
- il contribuente deve essere il titolare del diritto di proprietà o del diritto reale di godimento (ad esempio l’usufrutto) sull’unità immobiliare interessata.
Contributo statale
Sono stati stanziati 20 milioni di euro, per il 2023, per dare un contributo (escluso dalla formazione della base imponibile Irpef) alle persone fisiche in possesso del requisito reddituale per accedere al superbonus sugli edifici unifamiliari. Il Ministero dell’Economia e delle Finanze dovrà fissare, entro sessanta giorni dall’entrata in vigore della norma, i criteri e le modalità di attuazione.
La cessione dei crediti
I crediti ceduti, anche tramite lo sconto in fattura, non ancora utilizzati potranno essere spalmati in dieci anni, a patto che siano stati comunicati all’Agenzia delle Entrate entro il 31 ottobre scorso.
Ricostruzione post-sisma
Il superbonus viene confermato al 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025 per gli interventi effettuati nei comuni colpiti da eventi sismici verificatisi a partire dal 1° aprile 2009. Rimane ferma l’applicazione delle specifiche regole sui tetti massimi di spese detraibili.
In prospettiva
Come descritto sopra, sono diverse le novità relative al superbonus.
Tra queste, spicca la riduzione della detrazione e i requisiti per le unifamiliari, con l’attenzione rivolta alle abitazioni principali e ai redditi più bassi.
Sulla cessione del credito estesa a dieci anni, credo sia opportuno che il contribuente calcoli bene quali saranno le condizioni proposte da chi si assumerà il suo credito, visto che l’estensione temporale potrebbe facilitare le cessioni, ma allo stesso tempo andranno valutati i probabili maggiori costi di tale operazione.
In ogni caso, essendo l’Aiuti-quater un decreto legge, dovremo attendere le evoluzioni delle prossime settimane, nel caso in cui venissero emendati in Parlamento alcuni punti della norma pubblicata in Gazzetta Ufficiale.
Inoltre, come da prassi, l’Agenzia delle Entrate dovrà adeguare le regole sul superbonus, per cui dovremo attendere, convertito in legge il decreto, almeno una nuova Circolare.
Come sempre, potrai leggere qui sul mio blog gli sviluppi di questa importante agevolazione fiscale.
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